Quando io ed Enrica decidemmo di realizzare il progetto IL CAMMINO DI MONTOVOLO, ci siamo resi conto che dovevamo realizzare anche un marchio che lo identificasse tra i tanti loghi di altri percorsi. Ma la prima decisione da prendere era che nome dare a questo sentiero.
La scelta è ricaduta spontaneamente su Montovolo, visto che l’idea del percorso nasce precisamente per promuovere questa montagna e collegarla ad altri punti di interesse dell’Appennino Bolognese. Ma perché promuovere Montovolo? Non solo perché la nostra attività turistica si trova sulle sue pendici; il motivo più profondo e altruistico è che questa montagna da sempre è stata il centro culturale e spirituale di questo territorio, tanto da farla soprannominare dagli Etruschi “Ombelico del Mondo” e successivamente dalla chiesa Cattolica “Il Sinai Bolognese”. E’ chiaro che quindi Montovolo è stato nei millenni un luogo di rilevante importanza, ma che purtroppo, in tempi più recenti è stato lentamente dimenticato.
Ma il nome del percorso doveva avere una sua definizione più completa; Via, Sentiero, Linea… abbiamo optato per la parola “Cammino”, per dare a questo itinerario una connotazione lievemente spirituale, ispirandoci al più famoso Cammino di Compostela. In realtà, IL CAMMINO DI MONTOVOLO a parte la celebrità, non ha nulla da invidiare a Compostela, anzi, se vogliamo vedere le origini, il nostro percorso ha radici ben più lontane e il pellegrinaggio è certamente un aspetto fondamentale per questo tragitto, data la storia della montagna da cui prende il nome.
Ora però si trattava di costruire attorno a questa visione un logo che potesse in qualche modo trasmettere la sua identità millenaria. Il carattere da usare per scrivere il nome doveva in qualche modo evocare questa idea, ma non trovavo nessun font sul computer che mi facesse veramente sognare, finché non capii che dovevo costruirlo da me. E per fare ciò, ho dovuto fare una ricerca storica, ispirandomi a J. R. R. Tolkien, il famoso autore degli ormai leggendari libri “Il Signore degli Anelli” e “Lo Hobbit”. Lo scrittore infatti, per dare una lingua da parlare e soprattutto da scrivere ai suoi personaggi, si ispirò alle antiche lingue anglosassoni, di cui lui era un importante studioso. Da lì, Tolkien costruì un intero mondo a cavallo tra fantasy e storia chiamata Terra di Mezzo.
IL CAMMINO DI MONTOVOLO è quindi espressione di questo metodo; da una parte ricercare la storia autentica del nostro territorio, dall’altra ricreare il mito ancestrale, ricalcando il più possibile le radici autentiche della nostra cultura e allo stesso tempo permettersi alcune licenze poetiche che possano manifestarsi liberamente dalla fantasia, poggiandosi su un retaggio che abbia però un fondo realistico.
A questo punto, la mia ricerca si è spostata sull’alfabeto Etrusco e sui linguaggi antichi Italici, fino ad arrivare al Greco, ho ricercato una leggibilità moderna ed alla fine ho scelto i vocaboli definitivi della nostra “Terra di Mezzo” attraversata dal CAMMINO DI MONTOVOLO; il risultato è la scritta del marchio del progetto.
Per completare l’opera, abbiamo scelto un’immagine tratta da antiche stampe medievali che desse al logo un’atmosfera antica e conosciuta e che rappresentasse lo spirito che vogliamo dare all’intero progetto; l’ospitalità, la prosperità e la gioia, così simboleggiate dai viandanti a piedi e a cavallo che vengono accolti da un oste con nelle mani una bottiglia e un calice di vino.
Articolo di Riccardo Fioravanti